Fin da piccolo ho sempre passato le vacanze estive al mare. Le modalità erano camper con gommone al seguito. Da li sono nate due delle mie più grandi: il traino di un rimorchio, a cui ho dato seguito acquistando la mia caravan, e la nautica che mi ha spinto a prendere la patente nautica. Ho imparato, e toccato con mano, che posti, insenature e spiagge, che si raggiungono grazie ad un natante non si possono nemmeno immaginare. Solitamente siamo abituati a spiagge affollate dove quando esci dall’acqua dopo aver fatto un bagno, per raggiungere il tuo ombrellone devi dribblare tutti i bagnanti stesi a prendere il sole. Beh, anche io lo faccio tutti i weekend che sono al mare ma non ti nego che non ne vado matto.

Con il gommone tutto questo può essere evitato. Tu parti la mattina e solo quando trovi l’insenatura che più ti piace, ti fermi e te la godi. Alle volte non serve neanche piantare l’ombrellone in quanto se preferisci l’ombra come me potri trovarla “naturale” magari grazie ad una roccia a picco.
Chiaramente a differenza di quando ero piccolo che “scorrazzavo” per il mare su di un gommone di 5 metri facendo anche campeggio nautico per le isole greche, oggi posseggo un gommone di 3,10 metri marca Med (gruppo Arimar), tender con un motore Mercury Marine di 6 CV 4 tempi.
Ho imparato a conoscere il mare ed i suoi improvvisi e repentini cambiamenti: chiaramente questi piccoli natanti si possono utilizzare per questioni di sicurezza solo con mare calmo.
Ci sono principalmente due tipologie di tender: quella con paiolato (pianale) gonfiabile ad alta pressione e quella con paiolato rigido in alluminio (anche in legno per i modelli datati).
Ognuna ha dei pro e dei contro:
Il primo a suo vantaggio ha sicuramente il peso in quanto tutto il pacchetto battello è sicuramente meno pensante di quello con paiolato rigido. Per esempio la sacca del mio (Soft Line 310) pesa complessivamente 32 kg contro i 47 kg del pari modello (Classic 310).
Di contro ha che essendo pneumatico si dovrà porre più attenzione quando si entra, magari evitando di farlo con le ciabatte per non portare sassolini ed altro e se non gonfiato correttamente, la chiglia (la parte inferiore del gommone immersa in acqua) è meno rigida.
Preciso che oltre i 3,5 mt di lunghezza ci sono pochi modelli delle varie marche che hanno il paiolato gonfiabile.
Per quanto attiene il rapporto motore/lunghezza gommone consiglio per una famiglia di tre/quattro persone è un 3,4 metri con un motore minimo di 9 CV: io con il mio 6 CV, in quattro, faccio fatica a planare, ma comunque mi sposto comodamente ed arrivo dove voglio, magari con più tempo e maggiore affaticamento del motore stesso: sicuramente il prossimo passo sarà di passare ad un 9CV. Infatti non aumenterei troppo in quanto anche il motore incide sul peso complessivo del “bagaglio” da trasportare: considerate che stiamo comunque parlando di 25/30 di kg e più che il motore è potente, più pesa.
La vacanza in binomio caravan&gommone è senz’altro accattivante ma per il turismo itinerante come il nostro deve essere valutata in considerazione delle tappe che vogliamo fare, nel senso che il bagaglio da caricare in più sulla nostra caravan è un aggravio di quasi 100 kg, considerato gommone, motore e tutti gli accessori necessari (serbatoio, salvagente, cime, ancora, giubbotti salvagente) e per far si che non diventi uno stress, almeno una settimana nel posto prescelto devi rimanere.
I costi si aggirano sui € 1000 circa per l’acquisto di un nuovo battello delle dimensioni predette ( il mio è costato € 875,00) ed euro 2000/2500 circa per l’acquisto di un buon motore 9CV 4 tempi di marche note. Chiaramente questo è un mercato che valutando l’usato si trovano ottime occasioni dove i prezzi si abbattono drasticamente basta stare attenti, per quanto attiene ai battelli, che non siano troppo datati altrimenti è facile che si scollano nei punti strutturali e poi sono da bittare (come è successo a me il primo anno con uno Zodiac 340 che avevo comprato per iniziare), specie se non termosaldati, ed ai motori, che non siano a fine vita.
A questo punto non rimane che pianificare la prossima vacanza al mare…. Ciao a presto!